Santi Aconzio, Nonno, Ercolano e Taurino Martiri
Tratto da
Il
più antico documento che li ricordi è la Depositio Martyrum, che al 5 settembre
reca: «Aconti in Porto, et Nonni, et Herculani et Taurini». Nel Martirologio
Geronimiano, invece, sono divisi in due gruppi e riferiti in giorni diversi,
probabilmente per influsso delle fonti agiografiche. Infatti al 25 luglio sono
ricordati i soli Aconzio e Nonno: «Romae Portu natale Canti (corruzione
evidente di Aconti) et Nonni»; curiosa anche la variante Acinti introdotta da
Floro, onde si ebbe la falsa interpretazione Jacinti, il martire venerato
insieme con Proto. Al 5 settembre, poi, sono ricordati solamente Taurino ed
Ercolano. Finalmente nel Martirologio Romano a quest'ultima data è commemorato
il solo Ercolano.
Purtroppo di questi martiri non si hanno altre notizie degne di fede: essi sono ricordati, però, nelle favolose leggende di sant' Aurea e di san Censorino. Di Aconzio, tuttavia, si ricorda una chiesa (« titulus sancti Aconti») in un documento del sec. X, precisamente nel Libellus in defensionem sacrae ordinationis papae Formosi; Taurino ed Ercolano appaiono col titolo di martiri in un'iscrizione di Porto. Papa Formoso (891-896), che era stato vescovo di Porto, trasportò nella chiesa di San Giovanni Caibita nell'isola Tiberina, che apparteneva alla diocesi di Porto, le reliquie dei martiri Nonno, Taurino ed Ercolano, e le ripose sotto l'altare maggiore; di Aconzio non si fa menzione: evidentemente doveva riposare in altro luogo, come si può desumere dal testo della Depositio.
Purtroppo di questi martiri non si hanno altre notizie degne di fede: essi sono ricordati, però, nelle favolose leggende di sant' Aurea e di san Censorino. Di Aconzio, tuttavia, si ricorda una chiesa (« titulus sancti Aconti») in un documento del sec. X, precisamente nel Libellus in defensionem sacrae ordinationis papae Formosi; Taurino ed Ercolano appaiono col titolo di martiri in un'iscrizione di Porto. Papa Formoso (891-896), che era stato vescovo di Porto, trasportò nella chiesa di San Giovanni Caibita nell'isola Tiberina, che apparteneva alla diocesi di Porto, le reliquie dei martiri Nonno, Taurino ed Ercolano, e le ripose sotto l'altare maggiore; di Aconzio non si fa menzione: evidentemente doveva riposare in altro luogo, come si può desumere dal testo della Depositio.
Leggere
pagina 1 I Martiri di Porto
ed
anche
Voci
Sant’Aconzio; Santi Alessandro, Evenzio e Teodulo; Sant’Aurea; San Basilide;
San Ciriaco; Santi Ercolano e Taurino; Santi Eutropio, Zosima e Bonosa;
Sant’Ippolito; Santi Mario, Marta, Audifax e Abacuc; San Michele; Sante Rufina
e Seconda; Santi Zotico e Amanzio
https://www.academia.edu/3774741/Voci_Sant_Aconzio_Santi_Alessandro_Evenzio_e_Teodulo_Sant_Aurea_San_Basilide_San_Ciriaco_Santi_Ercolano_e_Taurino_Santi_Eutropio_Zosima_e_Bonosa_Sant_Ippolito_Santi_Mario_Marta_Audifax_e_Abacuc_San_Michele_Sante_Rufina_e_Seconda_Santi_Zotico_e_Amanzio
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