sabato 11 agosto 2018

11 agosto Santi Italici ed Italo greci


Santa Susanna asceta e martire a Roma sotto Diocleziano

Tratto dal quotisiano Avvenire

Nel Martirologio geronimiano viene commemorata l'11 agosto. Altri codici citano un cimitero di san Susanna ma, a parte questo, si soltanto che a Roma, a partire dal 595, vi era una chiesa a lei dedicata. La "Passio" della santa, forse non del tutto attendibile, dice che era figlia del presbitero Gabinio, fratello del vescovo Gaio e cugino dell'imperatore Diocleziano (fine III - inizio IV sec.). Il suo destino era di diventare la sposa del figlio dell'imperatore, Massimiano. Susanna si oppose ma il rifiuto le costò la vita. Condannata a morte, venne decapitata nella sua stessa casa e sepolta nella zona di Figlinas, l'odierna Coazzo sulla via Nomentana, nel cimitero di sant'Alessandro. Nessuna altra fonte, in ogni caso, fornisce elementi utili per identificare il sepolcro

Tratto da
http://www.santiebeati.it/dettaglio/65850
Nel Martirologio Geronimiano è commemorata l’11 agosto e altri codici lo confermano citando un cimitero di S. Susanna, ma bisogna dire che in realtà a Roma vi era un titolo (chiesa) intestato a lei a partire dal 595, mentre precedentemente lo stesso titolo era intestato a s. Gaio.
La “passio” della santa, abbastanza leggendaria, dice che era figlia del presbitero Gabinio, fratello del vescovo Gaio e cugino dell’imperatore Diocleziano; essa fu chiesta per sposa del figlio dell’imperatore, Massimiano ma essendosi rifiutata, fu condannata a morte e decapitata nella sua stessa casa e sepolta nella zona di Figlinas, odierna Coazzo sulla via Nomentana, nel cimitero di s. Alessandro.
Comunque nonostante ciò, nessuna altra fonte ci può indicare dove è stato realmente il suo sepolcro.

Tratto da
http://www.30giorni.it/articoli_id_484_l1.htm

La storia di santa Susanna, martire a Roma, ci rimanda all’epoca dell’imperatore Diocleziano. La vicenda del suo martirio è riportata da una passio composta da più nuclei narrativi la cui fusione ha dato luogo alla formazione del racconto definitivo (non immune da accenti leggendari) probabilmente nell’arco del secolo VI.
Oriunda della Dalmazia, Susanna era una nobile romana figlia del presbitero Gabinio, cugino (come i suoi fratelli Claudio, Massimo e Caio, poi papa dal 292 al 296) dell’imperatore Diocleziano. Nell’anno 293 Diocleziano volle introdurre con un matrimonio il generale Massenzio Galerio, suo designato successore, nella propria famiglia; gli destinò quindi la giovane figlia del cugino, Susanna. La passio racconta che Susanna, convertita al cristianesimo e consacrata a Dio con l’offerta della propria verginità, rifiutò la proposta di matrimonio, confortata dal padre e dallo zio, il papa Caio. L’episodio fu anche occasione della conversione degli altri zii, Claudio e Massimo. Dopo la richiesta, respinta da Susanna e dai suoi familiari, di abiurare alla fede cristiana sacrificando a Giove, Diocleziano ordinò la loro esecuzione. Un manipolo di soldati raggiunse Susanna nella casa di suo padre Gabinio, presso l’attuale basilica di Santa Susanna, ed eseguì l’ordine dell’imperatore, decapitandola.
Sempre secondo la passio, il corpo di Susanna avrebbe trovato sepoltura nel cimitero di Sant’Alessandro sulla via Nomentana, per essere poi successivamente traslato presso l’attuale basilica, dove, secondo fonti del XVI secolo, esisteva una lapide attribuita al V secolo (oggi andata perduta)

Santa Degna venerata a Todi

Tratto da 
http://www.santiebeati.it/dettaglio/90715

Santa Degna Vergine visse nel territorio di Todi nel III° secolo, sempre in totale isolamento e costante preghiera. Non smise mai di predicare la fede per Cristo. Morì santamente nel 303 ed il luogo della sua sepoltura, nei pressi dell’Abbazia di San Faustino, fu a lungo meta di pellegrinaggio fino a quando nel 1301 fu trasferito in San Fortunato. Esistono nel territorio di Todi e nel resto dell’Umbria chiese, ruderi o singoli nomi che richiamano alla memoria la Santa. Nei territori sopra citati ci sono anche località o luoghi di culto dedicati a Santa Romana, che visse più o meno nello stesso periodo.
 6. Sf Mare Mc Evplu, arhidiaconul din Catania, Italia (304) 9.1
Santo Euplo diacono e martire a Catania sotto Diocleziano e Massimiano
 http://siciliasantiprimomillenni.blogspot.com/2017/08/11-agosto-saint-euplus-euplos-diacre.html

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