venerdì 24 agosto 2018

24 AGOSTO Santi Italici ed Italo greci


 


Santi Tolomeo vescovo  e Romano suo discepolo patroni di Nepi nel territorio dell’antica Tuscia oggi provincia di Viterbo




Tratto da

https://www.tusciatimes.eu/il-santo-del-mese-santi-tolomeo-e-romano-patroni-di-nepi/



Da un manoscritto dell’XI secolo proveniente dall’archivio della cattedrale di Sutri, sappiamo che Tolomeo, vescovo di Nepi, e Romano, suo discepolo, vissuti al tempo di Claudio Cesare (I secolo), vennero martirizzati per ordine del tribuno della città di Pentapoli (Nepi) e della Tuscia, conte Aspasio (anno 51?). Sorpresi a pregare insieme ad altri trenta compagni (fra preti, diaconi e chierici), furono tutti arrestati e processati. In particolare Tolomeo e Romano, al loro diniego di abiurare al Cristianesimo, vennero crudelmente torturati, con i corpi distesi sul cavalletto e stirati crudelmente.

Un improvviso terremoto interruppe, però, il crudele supplizio. Aspasio fuggì ordinando di rinchiudere in prigione Tolomeo e Romano e di far decapitare i trenta compagni. Gli otto soldati incaricati dell’esecuzione, improvvisamente colpiti dalla fede, si rifiutarono e subirono subito la sorte delle loro vittime.

Dopo 32 giorni fu la volta di Tolomeo e Romano che vennero bruciati vivi. Il fuoco però si estinse. Aspasio ordinò allora che fossero decapitati (era il 24 agosto). Una pia donna di nome Savinilla, fervente cristiana di Nepi, raccolse i corpi per seppellirli – come aveva fatto per gli altri 38 martiri – in una grotta del suo podere: Tolomeo subito dopo l’ingresso e Romano nella parte più interna.

I resti di san Romano furono probabilmente trasferiti nel V secolo nella cattedrale di Nepi. Quelli di san Tolomeo e degli altri martiri, si trovano invece nella chiesa parrocchiale di San Tolomeo. Le catacombe (dette di Santa Savinilla) vennero ritrovate nel 1540 in seguito alla demolizione di un’antica chiesetta campestre anch’essa intitolata a San Tolomeo.

Da alcune scritte, fu possibile individuare i loculi di Tolomeo e dei suoi discepoli. Oggi, dopo opportuni restauri, le catacombe sono accessibili e visitabili.

I patroni di Nepi vengono celebrati il 24 agosto con solenni liturgie fra cui la processione (la sera della vigilia) durante la quale viene trasportata la “macchina” con le reliquie di san Romano. Vi partecipano il clero, i fedeli e le confraternite di San Giovanni decollato, San Giuseppe e del SS. Sacramento. Le reliquie di san Tolomeo vengono nel frattempo esposte ai fedeli nella chiesa a lui dedicata, detta anche della Beata Vergine Maria del Rosario.



Santa Aurea martire ad Ostia insieme con i suoi compagni al martirio -La Chiesa Ortodossa fa memoria dei martiri di Ostia il 30 gennaio. Alcuni sinassari cristiano ortodossi ricordano la sola Santa Aurea anche il 24 agosto in receptio del Martirologio Romano Tradizionale



Tratto da

http://www.santiebeati.it/dettaglio/54110



Nel Martirologio Romano è ricordata il 24 agosto con un breve elogio tratto dalla passio. In realtà esisteva ad Ostia una chiesa dedicata ad Aurea che Sergio I (m. 701), Leone III (m. 816) e Leone IV (m. 855) fecero successivamente restaurare, ma della santa non si hanno notizie storicamente sicure In breve possono così sintetizzarsi le tradizioni agiografiche concernenti Aurea: al tempo di Claudio ella fu arrestata ed interrogata dallo stesso imperatore, e dopo essere stata torturata, fu esiliata ad Ostia e confinata nei suoi possessi. Ma, di nuovo arrestata, Aurea fu ancora tormentata e infine gettata in mare con una pietra al collo. Il suo corpo, portato a riva dalle onde, fu sepolto da Nonno il 29 agosto di un anno imprecisato. L'antica chiesa di Sant'Aurea, ingrandita verso la fine del 1400, quando Baccio Pontelli costruì il castello e la incluse nella cinta di difesa, è oggi la chiesa cattedrale della diocesi suburbicaria di Ostia.




Atti dei Martiri di Ostia Tiberina

sta in 










Per la memoria del 30 gennaio

http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=4390:30-01-memoria-di-sant-ippolito-e-altri-e-altre-martiri-a-ostia-nel-269&catid=195:gennaio&lang=it



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