sabato 4 agosto 2018

4 agosto Santi italici ed italo greci


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Santo Agabio Vescovo di Verona

Tratto da
http://www.santiebeati.it/dettaglio/97492

Sant’Agabio (o Agapito, Agapio) è il nono vescovo di Verona. Nella cronotassi ufficiale della diocesi scaligera figura dopo il patrono della diocesi scaligera, San Zeno o Zenone, e prima di San Lucio o Lucidio. Anche se è citato nel Velo di Classe con il nome Agapitus, il suo nome non compare nel documento liturgico anteriore del secolo XII, detto “Carpsum”.  Da queste indicazioni possiamo affermare che il suo culto liturgico non dovrebbe esser anteriore del XII secolo.
Non abbiamo alcuna notizia su di lui e sulla sua vita. Il suo nome si presume sia di origine greca dal verbo “agapao” amare.
Sappiamo che fu sepolto nella chiesa di San Procolo e che il 28 settembre 1806 i suoi resti sono stati traslati nella cripta di San Zeno.

Nel “Catalogus Sanctorum Ecclesiae Veronensis”, mons. Franco Segala ne trascrive l’elogium dal Martirologio della chiesa veronese: “Veronae sancti Agabii eiusdem civitatis episcopi (qui pietate erga Deum et morum lenitate maxime praestans, virtutum omnium, fidei in primis ac liberalitatis in pauperes omnibus, post se futuris episcopis exempla reliquit)

Nel martirologio diocesano, era ricordato nel giorno della sua festa il giorno 4 agosto, fino alla riforma del Proprio veronese, del 1961, voluta dal vescovo Carraro, quando venne annoverato nella festa comune di tutti i vescovi veronesi, e la sua festa venne a cessare

Santi CRESCENZIONE e GIUSTINO, martiri a Roma

Tratto da
http://www.santiebeati.it/dettaglio/65410
Sono commemorati nel Martirologio Geronimiano il 4 agosto. Nel Liber Pontificalis si dice che Crescenzione era un lettore e che sarebbe stato ucciso insieme con Lorenzo ed altri chierici romani. Gli itinerari del sec. VII attestano che erano sepolti entrambi in una chiesa della via Tiburtina, non lontana da quella di San Lorenzo. L'itinerario De locis, invece, pone la loro sepoltura nella basilica di San Lorenzo unendoli con altri sette martiri e con le sante Ciriaca e Sinforosa.
Alle scarne notizie delle più antiche fonti topografiche cercarono di supplire le leggende agiografiche e tali racconti entrarono nel gruppo delle passiones che hanno come eroi i santi Lorenzo, Sisto II e Ippolito. Nella passio di Lorenzo si racconta che Crescenzione, insieme con Claudio, Severo e Romano, fu ucciso lo stesso giorno di Lorenzo, mentre Giustino, insieme con Ippolito, avrebbe curato la sepoltura di Lorenzo, dopo aver celebrato la Messa. Nella passio di Sisto II appare un cieco guarito da Lorenzo e Giustino è il solito presbitero che esercita opere di carità in favore di Lorenzo o di altri cristiani (passio di Ippolito). Esiste anche una passio dedicata al solo Giustino, in cui si narra che egli al tempo di Claudio, poiché aveva curato il seppellimento dei martiri, fu arrestato, tormentato e decapitato il 4 agosto e che il suo corpo fu sepolto in una cripta dell'agro Verano.
Si può ritenere, dunque, che l'esistenza storica dei due martiri sia assolutamente certa, ma che le notizie sulla loro vita e sul martirio siano infondate.









Tertullino, santo, martire di Roma,


nel XVIII secolo si credevano i suoi resti a S. Prassede. Il corpo è indicato dal De locis in una basilica, a lui intitolata, sulla Via Latina.


Martirologio.Romano 4 agosto - A Roma, sulla via Latina, la passione del beato Tertullino, Prete e Martire, il quale, sotto l'Imperatore Valeriano, dopo essere stato empiamente percosso con bastoni, arso nei fianchi col fuoco, fracassato nella bocca, stirato sull'eculeo, e dopo che gli furono tagliati i nervi, fu condannato a morte, e con la decapitazione compì il martirio.

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