del 17 gennaio feste santi e memorie
Saint GENOU, évêque de Cahors, et son père saint GENIT (vers 250).
Saints DIODORE, prêtre, et MARIEN, diacre, martyrs à Rome (vers 257).
Saints IOUNILLA et TOURVON, martyrs en Cappadoce.
Sainte YOLAINE, vierge et martyre au diocèse de Soissons (IVème siècle).
Saints DIODORE, prêtre, et MARIEN, diacre, martyrs à Rome (vers 257).
Saints IOUNILLA et TOURVON, martyrs en Cappadoce.
Sainte YOLAINE, vierge et martyre au diocèse de Soissons (IVème siècle).
Saint ANTOINE le Grand, moine en Egypte, père de tous les moines (356). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome Ier des Ménées.)
Saint SABIN ou SAVIN, évêque de Plaisance, thaumaturge qui apaisa les eaux du Pô (fin IVème siècle).
. Pare che fosse milanese, uno dei Diaconi di
quella Chiesa. Il Papa San Damaso, , lo inviò nel 372 al Concilio di
Oriente, nel quale vennero discusse le dottrine ariane.
Egli ritornò in Italia con lettere per i Vescovi di Occidente, e poco dopo venne insignito egli stesso con la mitria vescovile e col pastorale. Fu Vescovo di Piacenza per ben 45 anni, e visse lunghissimamente - secondo la tradizione ben 110 anni. Anch'egli fu amico di Sant'Ambrogio, scambiando con lui varie lettere, e naturalmente fu zelante nel difendere la dottrina della Chiesa Una ed Indivisa contro gli errori degli ariani.
Morto l’11 dicembre del 420, la sua festa si celebra a Piacenza con maggiore solennità il 17 gennaio, perché in quella data le sue reliquie vennero trasferite nella chiesa degli Apostoli, che da allora prese il nome di San Savino.
Saint DIOGENE, évêque de Grenoble (vers 390).
Egli ritornò in Italia con lettere per i Vescovi di Occidente, e poco dopo venne insignito egli stesso con la mitria vescovile e col pastorale. Fu Vescovo di Piacenza per ben 45 anni, e visse lunghissimamente - secondo la tradizione ben 110 anni. Anch'egli fu amico di Sant'Ambrogio, scambiando con lui varie lettere, e naturalmente fu zelante nel difendere la dottrina della Chiesa Una ed Indivisa contro gli errori degli ariani.
Morto l’11 dicembre del 420, la sua festa si celebra a Piacenza con maggiore solennità il 17 gennaio, perché in quella data le sue reliquie vennero trasferite nella chiesa degli Apostoli, che da allora prese il nome di San Savino.
Saint DIOGENE, évêque de Grenoble (vers 390).
Saint THEODOSE le Grand, empereur très chrétien (395).
Saint ACHILLE, ascète du désert de Scété en Egypte (Vème siècle).
Saint NENNIE (NENNIUS), higoumène en Irlande (VIème siècle).
Saints ANTOINE, MERULE et JEAN, moines au monastère de Saint-André à Rome (VIème siècle).
Saint SULPICE II le Pieux ou le Débonnaire, archevêque de Bourges en Berry (644).
San
Sulpizio
II, detto “il Pioâ€, fu vescovo di Bourges, nella Francia
centro-settentrionale. La sua “Vitaâ€, scritta poco dopo la sua
morte, narra una versione abbastanza classica della sua gioventù, cioè
il passaggio da una vita agiata alla rinuncia ai suoi beni ed alla
completa
dedizione ai poveri, seguita inoltre d auna condotta molto austera:
rigidi digiuni,
preghiere notturne, recita quotidiana dell’intero salterio.
Non ci è dato conoscere la data della sua elezione a vescovo, collocabile comunque prima del 627, poiché in tale anno partecipò al concilio di Clichy e consacrò San Desiderio a vescovo di Cahors. I due intrattenevano una regolare corrispondenza epistolare. Fu un pastore amatissimo dal popolo, che egli difendeva dalla tirannia di Lullo, ministro del re Dagoberto. I re merovingi in questo periodo erano infatti tutt’altro che sostenitori della Chiesa, ma Sulpizio, organizzando un digiuno di tre giorni riuscì a convincere il nuovo sovrano, Clodoveo II, a trattare il suo popolo con maggior riguardo.
Qualche anno prima di morire, ormai stremato dalle fatiche, chiese al re di essere sostituito nel ministero episcopale, così da potersi dedicare interamente alla cura dei poveri. Morì nel 647 ed al suo funerale si manifestarono straordinarie scene di lutto, tanto che il clero faticò a concludere la celebrazione delle esequie. Alla sua memoria è dedicato il celebre seminario parigino di Saint-Sulpice.
Non ci è dato conoscere la data della sua elezione a vescovo, collocabile comunque prima del 627, poiché in tale anno partecipò al concilio di Clichy e consacrò San Desiderio a vescovo di Cahors. I due intrattenevano una regolare corrispondenza epistolare. Fu un pastore amatissimo dal popolo, che egli difendeva dalla tirannia di Lullo, ministro del re Dagoberto. I re merovingi in questo periodo erano infatti tutt’altro che sostenitori della Chiesa, ma Sulpizio, organizzando un digiuno di tre giorni riuscì a convincere il nuovo sovrano, Clodoveo II, a trattare il suo popolo con maggior riguardo.
Qualche anno prima di morire, ormai stremato dalle fatiche, chiese al re di essere sostituito nel ministero episcopale, così da potersi dedicare interamente alla cura dei poveri. Morì nel 647 ed al suo funerale si manifestarono straordinarie scene di lutto, tanto che il clero faticò a concludere la celebrazione delle esequie. Alla sua memoria è dedicato il celebre seminario parigino di Saint-Sulpice.
Sainte MILWIDE ou MILDGITHE, vierge, arrière-petite-fille de saint Ethelbert, premier roi chrétien du Kent, moniale (vers 676).
Saint JOSEPH, évêque de Freising (764).
Saint ANTOINE le Romain, moine à Novgorod (1147). (Mémoire principale le 3 août.)
St.
Anthony
was born in Rome, in 1086, of devout parents. At that time, the
Roman Church was departing from the universal Church in
Schism, and those who remained faithful to the Orthodox Church were
persecuted by the Roman clergy. St. Anthony was among those persecuted.
He gave away his goods and became a monk. Standing upon a rock in the
sea, he lived an ascetic life for 14 months. Then the rock, by a strange
providence, parted from its base, and it floated through the waters to
Novgorod in Rus'. There Archbishop Nikita welcomed St. Anthony and
helped him build a church to the Mother of God, which later became a
monastery, St. Anthony becoming its abbot. He was glorified by God with
great miracles, and died in deep peace in 1147 or 1148.
Saint ANTOINE, fondateur du monastère de Dymsk (Novgorod 1273). (Mémoire principale le 24 juin.) (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome I du Supplément aux Ménées. Acathiste traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XIII du Supplément aux Ménées.)
Saint
Anthony
of Dymsk was born at Novgorod in about the year 1157. Once in church he
heard the words of Christ: "If anyone would come after Me, let
him deny himself and take up his cross and follow Me" (Mt.16:24), the
saint resolved to leave the world and receive monastic tonsure under St
Barlaam of Khutyn (November 6) at his monastery.
When he was dying, St Barlaam appointed St Anthony as igumen in his place; but Anthony, shunning glory, left the monastery and settled at the shores of Lake Dyma, on the outskirts of the city of Tikhvin. Here he founded a monastery and struggled there until the end of his own life.
According to Tradition, St Anthony made a journey to Constantinople, and returned to his monastery on the day that the igumen Barlaam died. St Anthony fell asleep in the Lord on June 24, 1224. In the year 1330 his relics were found incorrupt, and from that time they were glorified by many miracles.
When he was dying, St Barlaam appointed St Anthony as igumen in his place; but Anthony, shunning glory, left the monastery and settled at the shores of Lake Dyma, on the outskirts of the city of Tikhvin. Here he founded a monastery and struggled there until the end of his own life.
According to Tradition, St Anthony made a journey to Constantinople, and returned to his monastery on the day that the igumen Barlaam died. St Anthony fell asleep in the Lord on June 24, 1224. In the year 1330 his relics were found incorrupt, and from that time they were glorified by many miracles.
Saint ANTOINE le Nouveau, ascète et thaumaturge au skite de Berée en Macédoine. (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XIII du Supplément aux Ménées.)
Saint ANTOINE, fondateur du monastère de la Belle-Colline (Krasnyikholm) (Russie 1481).
Saint ANTOINE, fondateur du monastère de la Mère de Dieu sur les rives du Lac-Noir (Tchernoïezirsk) dans la région de Novgorod (XVIème siècle).
Saint MACAIRE KALOYERAS, moine et directeur d'école à Patmos (1737).
Saint GEORGES, palefrenier, martyr par la main des Musulmans à Ioannina (1838). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XIII du Supplément aux Ménées.)
Saint PAUL, prêtre, martyr par la main des Communistes (Russie 1938).
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.