DEL 27 GENNAIO feste santi e memorie
IL 27 DI QUESTO STESSO MESE, MEMORIA DELLA TRASLAZIONE
DELLE RELIQUIE DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI GIOVANNI, ARCIVESCOVO DI
COSTANTINOPOLI, IL CRISOSTOMO.Saint John Chrysostom This great
ecumenical teacher and hierarch died in the city of Comana in the year
407 on his way to a place of exile. He had been condemned by the
intrigues of the empress Eudoxia because of his daring denunciation of
the vices ruling over Constantinople. The transfer of his venerable
relics was made in the year 438, thirty years after the death of the
saint during the reign of Eudoxia's son emperor Theodosius II (408-450).
In questo giorno si fa memoria della traslazione delle reliquie di San
Giovanni Crisostomo, avvenuta trentuno anni dopo la sua morte. San
Giovanni Crisostomo era morto il 14 settembre 407 a Comana, in Armenia,
durante il viaggio verso le rive del Mar Morto, dove il Santo doveva
essere trasferito per trascorrere il suo esilio. L'Imperatore Teodosio
il Giovane, figlio di Arcadio e Eudossia, e il Patriarca Proclo, che era
stato discepolo di San Giovanni, vollero che le spoglie mortali del
Santo venissero trasferite a Costantinopoli, dove giunsero la notte del
27 gennaio 438, accolte da una folla osannante.
Giovanni 10,9-16
9 Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. 11 Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. 12 Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; 13 egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. 14 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. 16 E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore.7,26 Tale era infatti il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli; 27 egli non ha bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso. 28 La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti all'umana debolezza, ma la parola del giuramento, posteriore alla legge, costituisce il Figlio che è stato reso perfetto in eterno.
8,1 Il punto capitale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote così grande che si è assiso alla destra del trono della maestà nei cieli, 2 ministro del santuario e della vera tenda che il Signore, e non un uomo, ha costruito.
Troparion — Tone 8
Grace shining forth from your lips like a beacon has enlightened the universe; / It has shone to the world the riches of poverty; / It has revealed to us the heights of humility. / Teaching us by your words, O Father John Chrysostom, / Intercede before the Word, Christ our God, to save our souls.Kontakion — Tone 6
Having received divine grace from heaven, / You teach all men to adore the one God in three persons. / O all-blessed John Chrysostom, we rightly praise you, / For you are our teacher, revealing things divine!APOLITIKION
Ἡ τοῦ στόματός σου καθάπερ πυρσὸς ἐκλάμψασα χάρις, τὴν οἰκουμένην ἐφώτισεν, ἀφιλαργυρίας τῷ κόσμῳ θησαυροὺς ἐναπέθετο, τὸ ὕψος ἡμῖν τῆς ταπεινοφροσύνης ὑπέδειξεν· Ἀλλὰ σοῖς λόγοις παιδεύων, Πάτερ Ἰωάννη Χρυσόστομε, πρέσβευε τῷ Λόγῳ Χριστῷ τῷ Θεῷ, σωθῆναι τὰς ψυχὰς ἡμων.La grazia della tua bocca, che come torcia rifulse, ha illuminato tutta la terra, ha deposto nel mondo tesori di generosità, e ci ha mostrato la sublimità dell’umiltà. Mentre dunque ammaestri con le tue parole, o Padre Giovanni Crisostomo, intercedi presso il Verbo, Cristo Dio, per la salvezza delle anime nostre.
Kontakion, tono 1
Si è misticamente allietata la
venerabile Chiesa per la traslazione delle tue venerande reliquie: le ha
nascoste come oro preziosissimo e, per la tua intercessione, continuamente
offre a quanti ti celebrano la grazia delle guarigioni, o beatissimo Crisostomo.
St John Chrysostom had the warm love and deep respect of the people, and grief over his untimely death lived on in the hearts of Christians. St John's disciple, St Proclus, Patriarch of Constantinople (434-447), during services in the Church of Hagia Sophia, preached a sermon praising St John. He said, "O John, your life was filled with sorrow, but your death was glorious. Your grave is blessed and reward is great, by the grace and mercy of our Lord Jesus ChriSt O graced one, having conquered the bounds of time and place! Love has conquered space, unforgetting memory has annihilated the limits, and place does not hinder the miracles of the saint."
Those who were present in church, deeply touched by the words of St Proclus, did not allow him even to finish his sermon. With one accord they began to entreat the Patriarch to intercede with the emperor, so that the relics of St John might be brought back to Constantinople.
The emperor, overwhelmed by St Proclus, gave his consent and gave the order to transfer the relics of St John. But those he sent were unable to lift the holy relics until the emperor realized that he had sent men to take the saint's relics from Comana with an edict, instead of with a prayer. He wrote a letter to St John, humbly asking him to forgive his audacity, and to return to Constantinople. After the message was read at the grave of St John, they easily took up the relics, carried them onto a ship and arrived at Constantinople.
The coffin with the relics was placed in the Church of Holy Peace (Hagia Eirene). When Patriarch Proclus opened the coffin, the body of St John was found to be incorrupt. The emperor approached the coffin with tears, asking forgiveness for his mother, who had banished St John. All day and night people did not leave the coffin.
In the morning the coffin was brought to the Church of the Holy Apostles. The people cried out, "Father, take up your throne." Then Patriarch Proclus and the clergy standing by the relics saw St John open his mouth and say, "Peace be to all." Many of the sick were healed at his tomb.
The celebration of the transfer of the relics of St John Chrysostom was established in the ninth century.
Giovanni Crisostomo e Gregorio Nazianzeno, icona russa del XVIII secolo
http://www.vatican.va/news_services/liturgy/2004/documents/ns_lit_doc_20041127_reliquie_it.html
http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/ch_orthodox_docs/rc_pc_chrstuni_doc_20041124_comunicato-reliquie_it.html
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DI SANTA MARCIANA IMPERATRICE.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO PADRE CLAUDINO.
LO STESSO GIORO, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE PIETRO L ™EGIZIANO.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE DEMETRIANO, VESCOVO DI TAMASSO DI CIPRO, IL TAUMATURGO.
Nacque nell'829-30 nei pressi di Chytri
(Cipro). Si sposò a 15 anni ma, vedovo dopo tre mesi, chiese di entrare
nel monastero di S. Antonio. Divenuto prete, il vescovo di Chytri,
Eustazio, gli affidò l'economato della diocesi. Ma dopo alcuni anni
Demetriano ritornò nel suo monastero ove fu eletto abate. Poco dopo,
però, Eustazio, divenuto vescovo di Salamina, nominò suo successore a
Chytri Demetriano che, saputolo, fuggì a nascondersi in una grotta sulla
montagna. Fu trovato e consacrato vescovo: aveva 55 anni. Quando gli
Arabi conqiuistarono Cipro, fu fatto prigioniero e portato con tutti i
suoi fedeli al Cairo dove ottenne la libertà dei prigionieri.
Morì ottantenne verso il 919 o 915.
Morì ottantenne verso il 919 o 915.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DI SAN ASCIOT, RE DI GEORGIA.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO PADRE TITO DI KIEV.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO NEOMARTIRE DEMETRIO, A COSTANTINOPOLI ( 1784).
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DELLO IEROMARTIRE PIETRO DI ZVEREF ( RUSSIA 1929).
Saint JULIEN, martyr à Sora (Italie) sous Antonin (entre 138 et 161). Giuliano,
giovane oriundo della Dalmazia, durante la persecuzione di Antonino
Pio, in Italia, presso Anagni, fu riconosciuto come cristiano. Condotto
ad Atina, fu quivi assoggettato da Flaviano, prefetto della provincia di
Campania, a diversi tormenti. Mentre subiva la pena dell'eculeo, crollò
il tempio di Serapide e cadde in frantumi la statua del dio. Accusato
perciò di magia fu decapitato tra le rovine del tempio medesimo.
Saint JULIEN, premier évêque du Mans et du pays des Cénomanes (IIIème siècle). (Office composé en français par le père Denis Guillaume et publié au tome VII du Supplément aux Ménées, à la date du 13 juillet, qui est celle d'une autre mémoire de saint Julien du Mans.) Giuliano, dopo aver fatto parte dei settanta discepoli degli Apostoli, sarebbe stato ordinato vescovo da s. Clemente di Roma e inviato in Gallia. Arrivato alle porte della città di Le Mans, fece zampillare miracolosamente una fontana. Gli abitanti si convertirono in folla, e specialmente il princeps civitatis, chiamato defensor, che fece a Giuliano innumerevoli donazioni accuratamente enumerate nel sopra-citato scritto. Il vescovo, dopo sette anni, andò in pellegrinaggio a Roma, donde tornò carico di reliquie. Queste reliquie produssero dei miracoli, i quali a loro volta provocarono delle conversioni. Giuliano creò anche novanta parrocchie rurali e ciò gli fu facile perché in ventisette ordinazioni consacrò centosettantasei preti, ventidue diaconi e altrettanti suddiaconi. Infine dopo un episcopato di quarantasette anni morì un 28 gennaio.
http://www.santiebeati.it/dettaglio/38850
Saint AVITE, martyr en Afrique (IIIème siècle).
Saints DONAT, MISSURIEN, PUBLIE, VICTOR, QUINCTILLE, PUBLIEN, FESTE, FELIX, BONOSE, PROCESSE, VENERIE, MARINE, FORTUNEE, TECUSSE, GODDITE, SECONDE, EPICTULE, ROGAT, PRIME, AURELE, HILAIRE, PERPETUE, JULIENNE, LUCE, HONORE, MATROSE, CELIEN, SATURE, SECOND, FORTUNE et CINQUANTE-SIX autres, martyrs en Afrique.
Saint LAVERIUS, martyr en Calabre sous Dioclétien (vers 296).
Sainte DEVOTE, vierge, martyre en Corse sous Dioclétien, patronne de la principauté de Monaco (vers 300). (Office composé en français par le père Denis Guillaume et publié au tome I du Supplément aux Ménées.) Nacque nel 283, in un luogo detto Quercio in Corsica. Giovane vergine, aveva deciso di votare la propria vita al completo servizio di Dio. Vittima della delazione, verso l'inizio del 304 d.C. fu arrestata, imprigionata e torturata. Dopo la sua morte, il governatore della provincia ordinò di bruciare il suo corpo, ma alcuni cristiani lo salvarono dalle fiamme e lo deposero su una barca, condotta dal pilota Graziano e dal prete Benenato, in partenza per l'Africa dove, pensarono, qualcuno le avrebbe donato una sepoltura cristiana. Ma nelle prime ore della traversata si levò una tempesta. Dalla bocca del cadavere inanimato di Devota uscì una colomba, che guidò la barca alla piccola valle di Les Gaumates, oggi parte del Principato di Monaco, dove secondo la tradizione sorgeva già una cappella dedicata a San Giorgio. Qui s'incaglio secondo la tradizione il 27 gennaio su un cespuglio di fiori assai precoce per la fredda stagione. Il corpo mutilato della giovane martire venne dunque scoperto dai pescatori ed in suo onore fu eretta una cappella dove ancora oggi sorge la
http://www.santiebeati.it/dettaglio/92244
Saint NATALIS, higoumène en Irlande (VIème siècle).
Saint MARIUS (MAIRE, MARY, MAURE, MAY), higoumène de Val-Benois, puis évêque de Sisteron (vers 550 ou 555).
Saint LEU, évêque de Châlon-sur-Saône (vers 610).
Saint VITALIEN, pape et patriarche de Rome, qui confessa l'Orthodoxie contre l'hérésie monothélite (672). uno di quei casi della storia ecclesiale per cui in quel momento Roma Antica era testimone del depositum fidei e non lo era Costantinopoli...)
Saint EMERE, Français de nation, moine en Catalogne (VIIIème siècle).
Sainte CANDIDE (CANDIDA), mère de saint Emère, solitaire en Catalogne (798).
Saint CONO, moine à Cadossa en Calabre (Xème siècle).
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