giovedì 10 maggio 2018

10 Maggio Santi italici ed italo greci



Pantocrator
Santo Calepodio  presbitero martire a Roma sotto Alessandro Severo  insieme con tanti altri durante la persecuzione dal 222 al 232



Tratto da

http://www.santiebeati.it/dettaglio/90979



Il nome Calepodio deriva dal soprannome di una gens latina e significa “che ha i piedi caldi”. Il Santo che fu martirizzato a Roma fu sepolto da papa Callisto che gli dedicò il cimitero al III miglio della via Aurelia. Gregorio IV rinvenne nella basilica di S. Maria in Trastevere il suo corpo, unitamente a quelli di Cornelio e Callisto, e li depose sotto l’altare maggiore. Alcune reliquie dei tre Santi furono traslate a Fulda ed a Cysoing. Così parla di Lui il M.R. “A Roma il beato Calepodio, Prete e Martire, il quale dall'Imperatore Alessandro fu fatto uccidere colla spada, ed il suo corpo fu trascinato per la città e gettato nel Tevere. Il Papa Callisto poi, avendolo ritrovato, lo seppellì. Fu pure decollato il Console Palmazio colla moglie, coi figlioli ed altri quarantadue della sua casa dell'uno e dell'altro sesso; inoltre il Senatore Simplicio colla moglie ed altri sessantotto della sua famiglia; come pure anche Felice colla sua moglie Blanda. Le loro teste poi furono appese alle diverse porte di Roma, a terrore dei Cristiani”.





Santi Quarto e Quinto nativi di Capua e martiri a Roma



Tratto da

http://www.santiebeati.it/dettaglio/52530

La più antica notizia di questi santi si trova nel Martirologio Geronimiano che li ricorda il 10 magg. con l'indicazione topografica ad centum aulas sulla via Latina. Quale fosse il luogo cosi designato non si sa, ma gli Itinerari del sec. VII concordemente attestano che i sepolcri dei due mar­tiri si trovavano nella chiesa dei santi Gordiano ed Epimaco. Il latercolo del Geronimiano fu tra­scritto dai martirologi storici e da questi passò anche nel Romano, in cui il Baronio vi aggiunse che i corpi di Quarto e Quinto sarebbero stati trasfe­riti a Capua. Questa notizia non ha un solido fon­damento e dipende dal fatto che nel famoso mo­saico absidale della chiesa di S. Prisco a Capua, erano raffigurati due santi omonimi. Ciò condusse anche qualche studioso locale ad asserire che Quar­to e Quinto fossero due chierici capuani martiriz­zati a Roma e si giunse persino a farne due ve­scovi della predetta città. Rimane dubbio se i due santi del mosaico capuano debbano identificarsi con i romani dal momento che di nessuno di loro si hanno altre più sicure notizie.











TRATTO  da

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/9/5/SAN-QUINTO-Santo-del-giorno-il-5-settembre-si-celebra-san-Quinto/721517/

….Schiera di santi del primo periodo del cristianesimo, di cui purtroppo ci sono arrivate pochissime notizie ed incerte. Non si conoscono bene luogo e data di nascita (forse nato a Capua), mentre della morte si conosce il giorno il 9 aprile, ma non l'anno che comunque è sicuramente dopo il 269. Spesso viene abbinato in martirio con san Quarto (vescovo di Capua), e si pensa siano stati sepolti insieme, dopo il martirio, sulla via Latina. Questa teoria nasce da un mosaico absidale conservato nella chiesa di san Prisco a Capua, dove sono raffigurati san Quarto e san Quinto insieme. Fra i martiri, era molto diffuso il nome san Quinto, infatti ne troviamo bene sette nel martirologio Romano. Purtroppo, di questo santo, non si sa veramente nulla sulla sua vita o sul suo martirio, di conseguenza non è venerato nè come protettore nè come patrono.
Sembra quasi che sia stato cancellato, destino condiviso con molti santi del primo periodo dell'era cristiana, ormai caduti nell'oblio del ricordo. 

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Santi Alfio,Filadelfo e Cirino fratelli di sangue e martiri a Lentini in Sicilia insieme con i Santi Onesimo ed Erasmo ed altri 14 compagni  al tempo di Decio  tra il 250 e il 251

 
Sante Tecla Giustina vergini ed Isidora   martire  a Lentini (tra il 250 e il 260

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