Santo Calepodio presbitero martire a Roma sotto Alessandro Severo insieme con tanti altri durante la persecuzione dal 222 al 232
Tratto da
http://www.santiebeati.it/dettaglio/90979
Il nome Calepodio deriva dal soprannome di una gens latina e
significa “che ha i piedi caldi”. Il Santo che fu martirizzato a Roma fu
sepolto da papa Callisto che gli dedicò il cimitero al III miglio della via
Aurelia. Gregorio IV rinvenne nella basilica di S. Maria in Trastevere il suo
corpo, unitamente a quelli di Cornelio e Callisto, e li depose sotto l’altare
maggiore. Alcune reliquie dei tre Santi furono traslate a Fulda ed a Cysoing.
Così parla di Lui il M.R. “A Roma il beato Calepodio, Prete e Martire, il quale
dall'Imperatore Alessandro fu fatto uccidere colla spada, ed il suo corpo fu
trascinato per la città e gettato nel Tevere. Il Papa Callisto poi, avendolo
ritrovato, lo seppellì. Fu pure decollato il Console Palmazio colla moglie, coi
figlioli ed altri quarantadue della sua casa dell'uno e dell'altro sesso;
inoltre il Senatore Simplicio colla moglie ed altri sessantotto della sua
famiglia; come pure anche Felice colla sua moglie Blanda. Le loro teste poi
furono appese alle diverse porte di Roma, a terrore dei Cristiani”.
Santi Quarto e Quinto
nativi di Capua e martiri a Roma
Tratto da
http://www.santiebeati.it/dettaglio/52530
La più antica notizia di questi santi si trova nel
Martirologio Geronimiano che li ricorda il 10 magg. con l'indicazione topografica
ad centum aulas sulla via Latina. Quale fosse il luogo cosi designato non si
sa, ma gli Itinerari del sec. VII concordemente attestano che i sepolcri dei
due martiri si trovavano nella chiesa dei santi Gordiano ed Epimaco. Il
latercolo del Geronimiano fu trascritto dai martirologi storici e da questi
passò anche nel Romano, in cui il Baronio vi aggiunse che i corpi di Quarto e
Quinto sarebbero stati trasferiti a Capua. Questa notizia non ha un solido fondamento
e dipende dal fatto che nel famoso mosaico absidale della chiesa di S. Prisco
a Capua, erano raffigurati due santi omonimi. Ciò condusse anche qualche
studioso locale ad asserire che Quarto e Quinto fossero due chierici capuani
martirizzati a Roma e si giunse persino a farne due vescovi della predetta
città. Rimane dubbio se i due santi del mosaico capuano debbano identificarsi
con i romani dal momento che di nessuno di loro si hanno altre più sicure
notizie.
TRATTO da
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/9/5/SAN-QUINTO-Santo-del-giorno-il-5-settembre-si-celebra-san-Quinto/721517/
….Schiera
di santi del primo periodo del cristianesimo, di cui purtroppo ci sono arrivate
pochissime notizie ed incerte. Non si conoscono bene luogo e data di
nascita (forse nato a Capua), mentre della morte si conosce il giorno il 9
aprile, ma non l'anno che comunque è sicuramente dopo il 269. Spesso viene
abbinato in martirio con san Quarto (vescovo di Capua), e si pensa siano stati
sepolti insieme, dopo il martirio, sulla via Latina. Questa teoria nasce
da un mosaico absidale conservato nella chiesa di san Prisco a Capua, dove sono
raffigurati san Quarto e san Quinto insieme. Fra i martiri, era
molto diffuso il nome san Quinto, infatti ne troviamo bene sette nel
martirologio Romano. Purtroppo, di questo santo, non si sa veramente nulla
sulla sua vita o sul suo martirio, di conseguenza non è venerato nè come
protettore nè come patrono.
Sembra quasi che sia stato cancellato, destino condiviso con molti santi del primo periodo dell'era cristiana, ormai caduti nell'oblio del ricordo.
Sembra quasi che sia stato cancellato, destino condiviso con molti santi del primo periodo dell'era cristiana, ormai caduti nell'oblio del ricordo.
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