Domenica dell'amore verso i nemici
Pericope Evangelica
Vangelo
di Luca –Discorso della Montagna l’amore per i nemici
(Gesù
continuò così alle folle ai piedi del monte )
Ma come volete che gli uomini facciano a voi,
così fate a loro.
Ma se
amate coloro che vi amano, che merito ne avrete?
Poiché anche i peccatori amano coloro che li
amano. E se fate del bene a coloro che
vi fanno del bene, che merito ne avrete? Poiché i peccatori fanno lo stesso.
E se
prestate a coloro dai quali sperate di riavere, che merito ne avrete? Anche i
peccatori prestano ai peccatori, per riceverne altrettanto.
Ma amate
i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla,
e il
vostro premio sarà grande e sarete i figli dell'Altissimo,
perché
egli è benigno verso gli ingrati e i malvagi.
Siate
dunque misericordiosi, come anche il Padre vostro è misericordioso.
Non
giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati;
perdonate e vi sarà perdonato.
Date e
vi sarà dato: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata
in seno,
perché
con la misura con cui misurate, sarà altresì misurato a voi».
Seconda
lettera di Paolo apostolo ai cristiani di Corinto
Fratelli,Il
Dio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, che è benedetto in eterno,
sa che
io non mento. A Damasco, il governatore del re Areta aveva posto delle guardie
nella città
dei
Damasceni per catturarmi, ma da una finestra fui calato lungo il muro in una
cesta, e così scampai dalle sue mani.
Certo il
vantarsi non mi è di alcun giovamento; verrò quindi alle visioni e rivelazioni
del Signore.
Io conosco un uomo in Cristo che, quattordici
anni fa (se con il corpo o fuori del corpo non lo so, Dio lo sa), fu rapito
fino al terzo cielo. 3 E so che quell'uomo (se con il corpo o senza il corpo,
non lo so, Dio lo sa),
fu rapito in paradiso e udì parole ineffabili,
che non è lecito ad alcun uomo di proferire.
Io mi glorierò di quel tale, ma non mi
glorierò di me stesso, se non delle mie debolezze.
Anche se volessi gloriarmi, non sarei un
insensato perché direi la verità; ma me ne astengo,
affinché
nessuno mi giudichi di più di quello che vede o sente da me.
Inoltre,
affinché non m'insuperbisca per l'eccellenza delle rivelazioni,
mi è stata data
una spina nella carne,
un
angelo di Satana per schiaffeggiarmi, affinché non m'insuperbisca.
A questo
riguardo ho pregato tre volte il Signore che lo allontanasse da me.
Ma egli
mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza è
portata
a compimento nella debolezza». Perciò molto volentieri mi glorierò
piuttosto
delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me.
Perciò io mi diletto nelle debolezze, nelle
ingiurie, nelle necessità, nelle persecuzioni,
nelle
avversità per amore di Cristo, perché quando io sono debole, allora sono forte.
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