Saints CRESCUS, OMNION, EMPTUS, CERBONUS et PAMPHILE, martyrs à Mugliano en Toscane sous Dèce (250).
Santo
Marco eremita in Abruzzo (verso il 579)
La
grotta di San Benedetto, detta anche grotta del Cristiano, si apre sulle
pendici del Monte Cafornia, in una piccola valle di Massa d'Albe. Il romitorio,
largo più di 20 metri, è diviso in due parti comunicanti tramite una breve
galleria: dalla zona d'ingresso, la parte più ampia ed alta, si giunge ad un
ambiente più piccolo e basso, dove troviamo pochi segni della presenza eremitica ma numerose
testimonianze della devozione popolare. In una specie di abside naturale, sulla
parete della grotta, sono presenti numerose immagini sacre di piccole
dimensioni. Muzio Febonio scrisse dell'esistenza della grotta e di un eremita
che l'abitò, ma non accenna il periodo: "...contemplationi deditum in
remota solitudine ad Velinum Montem in quodam antro, quod ad odiernum diem (la
grotta del cristiano) appellant...". Il Corsignani racconta della
sepoltura dell'eremita nella chiesa di San Pietro ad Alba Fucens:
"...dentro del Presbiterio in cassa di pietra con un cancello di ferro
riposa il corpo del Beato forse nativo dè Marsi. Stando egli in contemplazione
nel monte Velino e propriamente in una grotta quivi sopraffatto da Celestiale
conforto, passò alla Gloria decorato da Dio con portentosi miracoli...".
La tradizione locale ricorda numerosi miracoli attribuiti all'eremita dopo la
morte a testimonianza della sua santità, tant'è che i fedeli trasferirono il
corpo dalla grotta alla chiesa di San Pietro in Albe, dove venne posto dapprima
sotto l'altare maggiore e poi in un'urna di pietra locale, che oggi può essere
probabilmente riconosciuta nel sarcofago di epoca medioevale conservato nella
cripta della chiesa albense.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.