giovedì 5 ottobre 2017

5 ottobre santi italici ed italo greci


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Sinassario dei Santi italici ed italo greci per il 5  Ottobre

Santo Marcellino vescovo di Ravenna (verso il 346) undicesimo vescovo nella cronotassi della Diocesi di Ravenna


Santi martiri a Messina per mano dei pirati pagani nel 541: Placido monaco,Firmato diacono e monaco, Gordiano monaco, Faustino monaco,Donato monaco,Eutiche e Vittorino,fratelli di San Placido,Flavia vergine e sorella di San Placido ed altri 28 monaci  

 http://siciliasantiprimomillenni.blogspot.it/2017/10/santi-di-sicilia-primo-millennio-per-il.html
 
Santo Gallo vescovo di Aosta e confessore della fede(verso il 546)

Il suo  suo epitaffio, che si conserva nella chiesa di S. Orso in Aosta così declara :
“Hic requiescit in pace
s[an]c[ta]e memori[ae] Gallus
qui vixit in episcopatu
annos XVII menses II dies XX
d[efunctus] p[ie] d[ie] III nonas octobr[is]
duodecies p[ost] c[onsulatum] Paulini iunior[is] v[iri] c[larissimi]
indictione nona.”
Poiché l’anno duodecimo del consolato di Paolino il Giovane, che ebbe la carica nel 534, corrisponde al 546, anno in cui principiò la nona indizione, consegue che Gallo morì il 5 ottobre del 546 e che era stato consacrato la domenica 15 ottobre 528.

Santa Galla vedova ed asceta a Roma(verso il 546)
Figlia di Q. Aurelio Memmio Simmaco, princeps senatus, per molti anni consigliere del re Teodorico, che però lo fece uccidere in Ravenna (525) per infondati sospetti di tradimento, fu data in sposa ad un giovane patrizio, di cui non si conosce il nome. Rimasta vedova dopo un anno, preferí consacrarsi a Dio dapprima nell'esercizio delle opere di misericordia e poi ritirandosi in un monastero nei pressi della basilica vaticana.
Qui visse, afferma s. Gregorio, molti anni "nella semplicità del cuore, dedita all'orazione, distribuendo larghe elemosine ai poveri". La decisione della giovane suscitò in Roma una salutare impressione, la cui eco si diffuse lontano. Dalla Sardegna, dove per la seconda volta si trovava in esilio, s. Fulgenzio di Ruspe (che forse in Roma aveva avuto occasione di conoscere la famiglia della santa) le indirizzò una bellissima lettera, quasi un trattatello in ventuno capitoli, in cui la conferma nella decisione presa e le impartisce consigli ascetici.
Prima di morire la santa ebbe una visione dell'apostolo s. Pietro che la invitava al cielo ed è questa la ragione per cui s. Gregorio ne parla nei suoi Dialogi, al libro IV. Secondo la tradizione le sarebbe apparsa la Madre di Dio mentre ella attendeva alle consuete opere di carità. Il miracoloso avvenimento è ricordato da una pregevole opera a niello del sec. XI nella chiesa di S. Maria in Portico in Campitelli.


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